VIAREGGIO. Cira Antignano, madre di Daniele Franceschi, il giovane viareggino deceduto a 33 anni il 25 agosto 2010 nel carcere francese di Grasse, ha rifiutato l’indennizzo offerto dalle amministrazioni francesi da parte delle assicurazioni dell’ospedale.

“Si tratta di una proposta oltraggiosa ed offensiva”, dice Cira Antignano. La proposta è giunta oggi alla vigilia del 21 settembre quando si svolgerà presso il tribunale di Aix ex Provence in Francia il giudizio d’appello richiesto da una delle due infermiere, Stephanie Colonna, condannata ad un anno di reclusione con pena sospesa e un anno in interdizione dalla professione, mentre l’altra collega Francoise Boselli fu assolta.

Il medico Jean Paul Estrade fu condannato dal Tribunale di Grasse ad un anno di reclusione, pena sospesa, nonché ad un anno di interdizione dalla professione di medico, per lui niente appello. Tramite Aldo Lasagna, uno dei legali della famiglia, viene annunciato che qualunque sia l’esito del giudizio d’appello di lunedì Cira Antignano tornerà a Parigi per chiedere ancora la verità sulla mancata restituzione degli organi di suo figlio, più volte sollecitati e promessi dalle autorità francesi, che non sono mai stati inviati a Viareggio.

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ultimo aggiornamento: 18-09-2015


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